giovedì 24 gennaio 2013

La città nella notte



La città d’inverno nella notte vive di soli uomini che urlano timidamente davanti le finestre delle proprie case. Tra i rumori sommessi, le luci ingoiano quei pochi suoni che si annidano ai lati dei palazzi lucidi e anonimi. Ci sono coperte pesanti che coprono corpi nudi e corpi nudi che coprono altri corpi nudi. Il calore è raccolto in un abbraccio, è vicino al gatto che goffamente si muove sul letto dei padroni, mentre dentro un qualsiasi androne di una vecchia casa storica, si alita un debole fiato.
I passi sono sempre ben presenti la notte, quando fa freddo. Con un cappotto addosso si taglia l’aria, si taglia l’aria con un bacio fuggevole e si taglia ancora l’aria ad ogni parola pronunciata. Tutto ha un peso diverso e nella notte non possiamo far altro che ignorarlo.
La città d’inverno mostra sempre la seconda parte che è in noi. La parte più vera, più spensierata, la parte più magica e misteriosa. Quella passionale, egocentrica, la notte ci mostra sempre la misura della nostra solitudine. A volte è un abisso. 
O forse siamo noi l’abisso.

La città nella notte vive di soli uomini che non hanno paura di chiudere gli occhi e sentirsi soli. 






lunedì 21 gennaio 2013

Levinia

Toglimi ogni dubbio e guardami mentre pulisci il sangue dalle mie ferite.
Lascialo colare mentre conti le gocce dense che timidamente ti guardano impaurite.
Toglimi ogni dubbio, congela l'attimo. E saprò chi sei. 

lunedì 14 gennaio 2013

Cucchiaino


Il the preso sul balcone alle quattro di mattina, in una calda estate di fine luglio, ha tutto un altro sapore. Prendi il cucchiaino e posalo per terra, con i biscotti che sembrano sorridere verso le stelle immobili e annoiate. 
Lecca il cucchiaino, come se fosse linfa vitale, strofina la tua bocca, devo sentirne il suono, contro qualcosa, o mi sembrerà di non averti vicino. 
Devo guardarti, ingoiarti e ferirmi per sentirmi sazio. 
Slegare i nodi dei capelli e sentire che di reale per ora c’è solo quello. 
Abbiamo fame, forse di vita, abbiamo fame di ogni maledetto secondo che ci strappa la pelle. 
Forse è questa la felicità. Sento che è così mentre bevi l’ultima goccia di the. 

lunedì 7 gennaio 2013

01:57


Cara amica

nella penombra di una camera scura e fredda luci accese e pensieri distinti nascosti tra gli scaffali, mentre fuori fa freddo e dove ognuno vive dei sogni altrui, rumori lontani e assordanti, fastidiosi, tacchi a spillo contro cemento scuro, passi svelti insieme alle luci, le labbra, la musica, evanescenza pungente come nebbia fresca montata a neve. Odori forti prostranti contro l’immobile meccanismo della vita che ancora una volta funziona a singhiozzi,

impercettibile
sfocata 
farneticante

nell’assurdo delle contraddizioni illogiche che giocano a nascondino tenendosi per mano, parole che contano come granelli di sabbia al sole, fisse, inutili, inchiodate mentre urlano di dolore e sanguinano sorrisi, di tutta questa leggerezza non rimarrà anima viva all'infuori di te. 

domenica 6 gennaio 2013

Vernice

Le strade vuote nella Torino per bene hanno sempre un altro sapore di notte... quando ti ritrovi in auto in compagnia della musica e distrattamente guardi volti sconosciuti che attraversano la strada. Magrebini che ti vogliono vendere a tutti i costi gli occhiali a forma di cuore, e quel tizio che sembrava uscito da un film di Tarantino. Abbracci scambiati per non rimanere soli e imbrattati di vernice fresca che ti rimangono addosso. Luci bianche e capelli selvaggi, mani che si uniscono e si muovono intelligenti. Bocche felici disincantate appese ai muri neri, cervelli fritti serviti con bouquet di rose. Poi finisce la canzone, anche questa sera finisce qui.
Ed anche questa volta , ti rendi conto che la cornice di tutto è sempre e solo Lei.