Era una vita semplice quella degli Stagisti.
La mattina si alzavano, un caffè, un biscotto e poi via a lavoro. Anche nel viaggio di andata, in metro, la vita degli Stagisti si schiudeva come un piccolo fiore di fronte alla voragine che gli girava attorno. Anche nel caos, tra spintoni e odori forti,la loro compostezza e loro umiltà non potevano non farsi notare.
La loro dignità partiva già da quando appoggiavano il primo piede per terra, quando ancora il sole non ne voleva sapere di farsi vedere, quando ancora assonnati, sapevano di andare a lavoro gratis.
Sì, gratis, proprio così.
La fortunata azienda che li ospitava era l’Alpisgum SpA, un’azienda di tutto rispetto, conosciuta per i suoi innumerevoli finanziamenti dedicati alla ricerca del “Lo stagista perfetto”.
Quella mattina i 4 ragazzi si avventurarono tra gli immensi uffici dell’Alpisgum , terzo piano, in fondo a sinistra. Luana, Claudiano, Lanetta precisi come l’orologio svizzero entrarono nell’ufficio di Encanana Botte, con i relativi cani sguinzagliati per fargli cavare le parole di bocca. Federica invece entrò per ultima, fiatone e spensieratezza. Encanana Botte in realtà non metteva così paura e i 4 ragazzi nel giro di poco si sentirono subito a proprio agio. Il momento di entrare in azienda, dopo il breve colloquio, era finalmente arrivato.
I 4 ragazzi si avviarono così nei sotterranei dell’azienda. Appena entrarono (sempre accompagnati da Botte E.) sentirono subito una puzza terribile di cessi non lavati, comunemente dicesi “puzza di fogna”. Si guardarono spaventati, ma la curiosità e la novità incoraggiava i 4 ignari ragazzi sperduti. Ognuno di loro venne portato nell’ufficio stabilito, e dopo i primi convenevoli venne dato loro subito del lavoro da sbrigare. Nel giro di due giorni un’altra stagista, Ornella, venne a conoscenza della presenza degli altri 4 stagisti tramite Luana che era nel suo stesso ufficio. In pochi giorni il gruppo si era allargato.
I giorni passavano e tra una cosa e un’altra, un cazzeggio, una merenda e 8000 fatture da registrare nel giro di poche ore, il legame degli stagisti si era fatto decisamente più forte, ma la tranquillità di quei giorni non sarebbe durata a lungo. Il nemico, covava e tramava sotto banco un piano diabolico.
Tutto iniziò con Lanetta. Il ragazzo era stato preso di mira dallo Stalker. Gli altri stagisti non potevano aiutarlo. Lanetta il giorno prima si era ritrovato in bagno, e nel mentre stava facendo pipì si era trovato questo energumeno che gli fissava il pistolino decisamente arrapato. Da quel giorno lo Stalker prese di mira il povero Lanetta, che con ogni scusa ne approfittava per toccarlo e strusciarsi vicino. Nel mentre e per ultimo, nel gruppo si inserì il Rinda Dario, un ragazzo altissimo che, stanco delle solite battute e delle solite domande, era entrato direttamente in azienda con un biglietto attaccato sulla maglia:
“ Leggete qui e non rompete il cazzo: sono alto 2.10.” Dopo questa entrata in azienda nessuno ebbe il coraggio di domandargli più nulla. Nel frattempo Claudiano faceva il furbo. Bighellonava accanto alla scrivania e ridendosela con la Capa pensava ormai di aver fatto carriera. Ma si sbagliava; un bel giorno arrivò Ciccio Panzo e con una culata da 500 tonnellate lo scaraventò nell’ufficio dietro (quello sfigato), vicino all’arrapata Milf anoressica. Giorni bui incominciarono per il nostro caro amico Claudiano. Luana insieme ad Ornella invece non avevano tempo nemmeno di fiatare. Vinci che vinceva tutte le scommesse, ormai era sotterrata da miliardi di fatture di Porto Paros, Ornella invece faceva da tappa buchi per tutti i 19 dipendenti dell’ufficio. In più doveva subirsi la puzza di sudore acido di mucca squartata ogni pomeriggio.
Aveva perso così l’olfatto.
Federica invece era arrivata in ufficio con una bella cicatrice in faccia, dovuta alla lite che aveva avuto nel bagno della suddetta azienda con la tettona taccona vacca, che, gelosa per le sue scarpe, si era attaccata in bagno come una perfetta zarretta del Naxos. “Io sono la più figa dell’azienda cazzo vuoi”!!! continuava ad urlare la tettona Naxogina, e nel mentre Federica Netti le mostrava il suo lato b scorreggiandole in faccia.
Ma questi eventi erano isolati, gli stagisti in preda ad allucinazioni e paure si confidavano nelle lunghe ore di pausa al Baretto Alpisgum.
Chi si abbuffava di gelati, chi di mandarini e chi di caffè. I tavolini non erano mai stati così sporchi, l’unto era ormai un must del pomeridiano.
Ma le scene più belle si vedevano a pranzo. Gli Stagisti ormai al completo scatenavano la loro frustrazione davanti al tavolo del Red Tomato , la “tavola rotonda” così ribattezzata.
Arrivavano sempre con una fame mostruosa, ma quello che dava più spettacolo era Lanetta. Pugni sul tavolo e forchette che sbattevano ad intermittenza: “Ho fameeee!!E voglio il pane donnaaaaa!”, Sbam! Sbam! Sbam! Si sentiva in tutto il palazzo. Arrivavano pizze, insalatone e gli Stagisti trangugiavano come orsi affamati con la bava alla bocca. Già, così il pomeriggio potevano dormire allegramente sulla scrivania, scoreggiando di tanto in tanto, e sbattendo la testa contro il monitor …. “ sto schizzando maleee”!! urlava ogni tanto Ornella. La sentivano fino al terzo piano talmente il grido era disumano, anche i Capi non potevano dirle nulla, talmente inferocita e incazzata. Inoltre Claudiano interferiva nel suo lavoro con visibili provocazioni. Netti ormai per salvarsi dalla gallinaccia bisbetica tettona, si era fatta amica le due tardone biondo platino, mentre Rinda ormai era sommerso dai pacchi dell’archivio che avevano raggiunto i 4 metri. La fine degli Stagisti era quasi arrivata.
In questo stato non potevano ci certo andare avanti. Soprattutto Lanetta che era perseguitato dal frocione arrapatissimo e voglioso di mazze. Erano passati ormai 3 mesi dal loro arrivo e tutto andava peggiorando. Le pause duravano sempre di più e le cazzate erano alla portata del giorno. Le ragazze sembravano perennemente mestruate, i ragazzi avevano ormai i capelli bianchi e le occhiaie.
Il tongolone dietro l’ufficio di Luana e Ornella non faceva altro che parlare di treni e ridere con l’obeso, mentre la Milf accanto a Claudiano continuava a masturbarsi sotto il banco. La situazione stava decisamente degenerando.
Ma gli ignari Stagisti non sapevano chi c’era dietro tutto questo. Alla festa dell’Alpisgum arrivarono tutti in tuta, sbattendosene di chiunque capitasse a tiro. La ragazza all’entrata della sala da cerimonia li guardò schifata e disse: “Buonasera sono 10 euro a testa”. A quel punto Ornella mostrando il coltellino sotto la manica della tuta rispose : “Se non ci fai entrare aggratis ti sgozziamo”. Entrarono subito senza nessun problema, ovviamente “aggratis”.
Non appena ebbero la situazione sotto mano, capirono subito. Ecco chi bramava alle loro spalle. De Cazzis, il capo supremo dell’Alpisgum. Avevano assunto Lanetta solo per formare il triangolo amoroso.
A quel punto si guardarono tutti in un momento di imbarazzo assoluto.
Non solo gli Stagisti erano vestiti in modo inappropriato (con tute da scaricatori di porto) ma tutti i dipendenti erano in versione sadomaso. All’improvviso Lanetta con un movimento impercettibile si strappò la tuta davanti agli altri poveri Stagisti scioccati, mostrando così sotto un completo preso al Samara’s Show.
“Mi dispiace” disse ghignando verso gli altri quattro poveri ragazzi. “Ho dovuto cedere, vi ho tradito”. Così facendo, De Cazzis scoppiò in una sonora risata che riecheggiò in tutto il palazzo e facendo partire “Danza Kuduro” incominciarono tutti a dare colpi di bacino.
A quel punto, Claudiano ebbe il colpo di genio.
Ritornarono alla sede dell’Alpisgum Spa rubando mezzi di trasporto di fortuna e scassinarono la saletta dove erano depositati i regali di Natale per i dipendenti.
Bruciarono tutto per vendetta facendo un bel falò di quelle inutili cose.
Per Natale i dipendenti dell’Alpisgum avrebbero mangiato solo finocchi.
(Ringrazio tutti i partecipanti del racconto, che sono persone reali....ahimè...tutto ciò è accaduto per davvero in parte..o forse solo nella nostra immaginazione. Ricordo ancora quando ho letto questo racconto ai protagonisti, quanto ridere. Son stati mesi fantastici. Grazie)